Meritamon: la Regina Bianca

𝑳𝒂 𝑹𝒆𝒈𝒊𝒏𝒂 𝑩𝒊𝒂𝒏𝒄𝒂: lei é 𝑴𝒆𝒓𝒊𝒕𝒂𝒎𝒐𝒏
Dal calcare bianco alla lamina d’argento, dal XIII sec.C. al XXI sec.a.C. con Nymphè tutto é possibile!

120,00 

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Scheda Archeologica
Un’altra opera d’arte, piccola, ma solo nelle dimensioni, con un accuratissimo disegno inciso che racconta di una storia d’Egitto… Grazie alla Dott.ssa Sonia Caponi Caporali per la splendida collaborazione. Ecco il suo articolo di approfondimento: “La statua venne rinvenuta in un tempio a nord-ovest del Ramesseum dall’archeologo inglese Flinders Petrie nel 1896. Poiché il nome sul basamento è andato perduto, la sua identità rimase ignota fino al 1981, quando il ritrovamento di una seconda statua ad Akhmim permise di identificarla come la regina Meritamon, figlia del faraone Ramses II e della Grande Sposa Reale Nefertari. Interamente realizzata in pietra calcarea bianca, la statua conserva ancora oggi parte dell’originale pittura policroma. Sono infatti riconoscibili il blu intenso della parrucca tripartita, il rosso delle labbra e il giallo degli ornamenti e dei gioielli. Il capo è incoronato da un modio circondato da cobra in posizione eretta e sormontati da piccoli dischi solari. Sul diadema sono riconoscibili i due serpenti urei, simboleggianti l’alto e il basso Egitto, con i quali venivano ritratte solitamente le regine egizie. Una particolarità molto interessante riguarda la collana composta da cinque file di perline a forma di geroglifico “nefer”, la cui traduzione è “bello/a”. Sul seno sinistro è presente una rosetta e nella mano sinistra stringe un menat dal contrappeso raffigurante la dea Hathor. Questo strumento musicale, tipicamente utilizzato nelle cerimonie religiose e nelle processioni, permette di identificare Meritamon anche come sacerdotessa della dea. I colori e gli splendidi dettagli rendono il busto di Meritamon un vero e proprio capolavoro dell’arte egizia”.
Materiali e Tecnica

I gioielli sono in argento italiano 925 platinato

La scena è stata disegnata a mano tramite tavola grafica sulla base delle immagini edite della scultura. Il disegno è stato corretto e riconvertito per la marcatura al laser di una lamina d’argento di l mm di spessore. Dopo l’incisione e il taglio è seguita la pulitura e lucidatura della lamina a specchio e con satinatura sul retro.

 

 

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